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La partita di calci(o) “Quinta puntata” – Arbitrare: uno sporco lavoro…

(Fonte foto: Fermoimmagine preso da YouTube)

“Arbitro Cornuuuto!!”

Come dicevo, il capitolo arbitri va analizzato attentamente. È difficile capire cosa muova un uomo sano di mente ad accettare di arbitrare una partita in un torneo del genere, solo un pazzo scriteriato che disprezza profondamente la salute prenderebbe in considerazione una cosa simile.

Sta di fatto che certi uomini esistono e grazie anche a loro lo spettacolo può andare in scena. Spesso vengono messi di mezzo dei disgraziati, brave persone che dopo un po’ di insistenti tentativi di convincimento, cedono ed accettano. Dopo aver strappato rassicurazioni agli organizzatori riguardo la loro incolumità, naturalmente dovranno vivere il dramma di una doppia guerra, una sul campo e una a casa; le mogli li insulteranno per tutta la durata del torneo.

Solitamente in queste sfide si comincia con le regole del calcio, ma con l’andare delle partite le regole possono mutare e prendere nuovi criteri di valutazione.

Durante le partite si possono vedere cose invereconde e i protagonisti in campo devono essere bravi a leggere le segnali, annusare l’aria, capire il momento, interpretare le situazioni insomma e studiarsi una via di fuga.

Un arbitro in quelle situazioni deve essere anche più bravo. Il rischio è alto e quando una partita gli scappa di mano, praticamente subito, rischia di assumere il ruolo scomodissimo  di figurante in maschera, non conta più un cazzo, nessuno gli dà retta ma tutti lo incolpano e lo insultano, un momento terribile.

Giunti a quel punto le regole non hanno più un criterio oggettivo di valutazione ma si passa nel “soggettivo”, infatti in quei momenti è molto importante capire se un rigore sacrosanto sia il caso di valutarlo come non rigore, oppure nonostante un fallaccio cattivissimo che meriterebbe l’espulsione diretta, sia forse il caso di valutare l’intervento come contrasto di gioco maschio ma regolare, d’altronde va tenuto conto che in una partita di calci(o) avvengono almeno 10/15 interventi di quel tipo.

Ricordo una volta di aver assistito a questa scena: un arbitro senza la dovuta esperienza si era trovato a scappare per il campo cercando di guadagnare una via di fuga, il problema era che lo inseguivano pedissequamente i giocatori di entrambe le squadre tentando di offenderlo fisicamente, mentre le offese verbali avevano superato da un po’  il livello accettabile,  addirittura ricordo uno che  gridava  “Oohh pezzo di m…. Ti ricordi l’anno scorso alla Pieve? Mi hai buttato fuori!!!!I” imputandogli cose avvenute un anno prima,

 e ancora in tutto questo bailamme ricordo un altro giocatore più attempato e meno prestante degli altri, capendo che non avrebbe mai raggiunto la “lepre”, volendo però partecipare al linciaggio, si era levato le scarpe  e tirandogliele gridò “Sei una m…..!”

Il tutto si risolse con una fuga rovinosa verso casa del poveretto, gli portarono i vestiti recuperati negli spogliatoi il giorno seguente, la partita terminò senza arbitro tra falli inventati e punizioni regalate e spintoni a go go.

Il povero Cristo non si fece vedere per più di un mese in nessuno dei bar del quartiere, si chiama o chiamava Ruggero, è molto tempo che non lo vedo e credo non abbia arbitrato mai più.

La prossima puntata vi racconterò invece dell’arbitro picchiatore …bye bye….

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