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La faziosità e la disinformazione dei media sportivi: l’esempio dei casi Bremer e Asllani

(Krjstian Asllani e Gleison Bremer. Fonte foto: footballnews24.it)

Nelle scorse dirette live di Calcioealtrestorie.it con il direttore editoriale Carmelo Pennisi, tra i vari argomenti, abbiamo sviscerato il problema molto italiano del conflitto di interessi. In particolare avevamo stigmatizzato un pezzo di Mario Pagliara, giornalista della Gazzetta dello Sport, giornale di Urbano Cairo, presidente del Torino FC, che a mercato ancora non iniziato e con una rosa oggettivamente incompleta, il giornalista tesseva le lodi della rosa granata con un pezzo a dir poco surreale (clicca qui per vedere la puntata). Si sa che l’indipendenza nel giornalismo è cosa quasi utopica nel Belpaese, ma a tutto deve esserci un limite.

Il conflitto di interesse nel giornalismo genera disinformazione anche nel calcio. La ragione? Il probabile obiettivo di manipolare il mercato, facendo incrementare o diminuire a seconda dei casi i valori dei calciatori. Ad esempio la fake news rilanciata anche da fonti autorevoli, che volevano una presunta, nonché illogica, clausola rescissoria nel contratto di Gleison Bremer, che si sarebbe attivata a gennaio 2023 e per la quale per strappare il giocatore ai granata (in caso di permanenza dopo l’attuale sessione di mercato estiva), sarebbero bastati 15 milioni. Se fosse stata vera, che senso avrebbe avuto rinnovare il contratto di un anno ponendo questa clausola? Il Torino sarebbe rimasto comunque in una posizione di debolezza. Tanto valeva non rinnovare il contratto e trattare liberamente la cessione in questa sessione pur con la scadenza del precedente contratto al 30 giugno 2023. Invece come ha confermato Tommaso Papini, il nostro giovane collaboratore nella nostra incursione andata in onda nella serata di ieri (clicca qui per vedere l’incursione), questa clausola si attiva a partire dal 30 giugno 2023, ed in questo caso sì che avrebbe senso. Ma perché i media, anche quelli autorevoli, hanno rilanciato questa vera e propria fake news? Far circolare questa informazione poteva consentire a chi fosse interessato ad acquistare il centrale granata di tenere bassa la valutazione. E poi come mai, con l’irruzione della Juventus su Bremer, di colpo nessuno ha più parlato di questa fantomatica clausola? Come mai la Juventus, in maniera a questo punto assurda, ha deciso di spendere 41 milioni più 9 di bonus per assicurarsi le prestazioni del brasiliano, senza attendere 6 mesi per prenderlo a gennaio a 15?

Un altro esempio di disinformazione è stato un servizio andato in onda su Studio Sport due giorni fa. Il brillante inizio di preparazione di Kristjan Asllani nell’Inter nella veste di vice Brozovic era l’oggetto della clip (clicca qui per vedere il servizio) nella quale, facendo riferimento alla passata stagione, si parlava del giovane centrocampista albanese, come di un calciatore che ha sgomitato tra i centrocampisti concorrenti nell’Empoli per trovare con fatica e con merito la titolarità, il tutto facendo finta di non considerare che la titolarità Asllani l’ha trovata solo quando Samuele Ricci (nemmeno menzionato nel servizio), capitano della nazionale italiana Under 21, è stato ceduto al Torino a fine gennaio. Infatti nella passata stagione Asllani nel girone di andata ha collezionato solo sei presenze, nessuna di queste da titolare, con un minutaggio complessivo di 69’. Nelle prime 4 giornate del girone di ritorno nel mese di gennaio, la situazione non è cambiata con sole due presenze e 25’ all’attivo, anche in questo caso da subentrato. Il 30 gennaio 2022 Ricci è passato sotto la guida di Juric, e Asllani ha trovato la titolarità collezionando 15 presenze consecutive, restando in campo per 90 minuti in dodici occasioni. Che vuol dire? Che sicuramente Asllani è stato bravo a farsi trovare pronto, ma perché omettere che il neo centrocampista nerazzurro è stato bravo a cogliere l’occasione del buco lasciato dalla partenza di Ricci? Non bastava sottolineare questo aspetto? Si doveva necessariamente dipingere Asllani come un nuovo Iniesta che si guadagna il posto esclusivamente grazie al suo talento? Bisogna già pompare il valore di questo calciatore?

Queste sono piccole pillole di disinformazione che piano piano deformano la realtà e la manipolano secondo gli interessi in ballo. Questo è oggettivamente uno scandalo. Lo sport dovrebbe giocarsi ad armi pari su tutti i fronti. Non dovrebbe esistere una situazione in cui l’informazione possa influenzare le valutazioni economiche dei giocatori. Per assurdo nello sport, più che nella politica, il rispetto dell’avversario deve essere alla base dei valori intrinseci dello sport stesso e l’utilizzo dei media per manipolare il mercato rientra in una delle leve sleali di cui lo sport dovrebbe riuscire a fare a meno. Cominciando magari ad istituire una norma che vieti ad un presidente di una squadra di calcio di essere il proprietario del principale quotidiano sportivo nazionale.

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