(Fonte foto: profilo personale Facebook di Angelo Raffaele Carrella)
Roberto Mancini, CT della nazionale italiana di calcio, ha sottolineato che delle prime sette squadre della classifica di Serie A, soltanto la Lazio ha il centravanti titolare italiano. Problema che dunque si ripercuote sulla nazionale, ma che probabilmente, come un butterfly effect, parte dalla base della piramide fino ad arrivare alla parte apicale della piramide, ovvero la nazionale. Infatti anche nel calcio dilettantistico italiano la presenza di calciatori stranieri è diventata sempre più consistente. A confermarlo ai nostri microfoni, durante la puntata “Europei 2024 – Cercasi bomber” (clicca qui o sul player in basso per vedere il video) andata in onda venerdì sera su Calcioealtrestorie, ci ha pensato Angelo Raffaelle Carrella, agente Fifa.
“Da tanto tempo ormai i giocatori stranieri popolano anche i campionati dilettantistici italiani” ha detto Carrella che poi ha proseguito “Parliamoci chiaro, gli italiani hanno molte comodità che in altri paesi non hanno. In altri Paesi vedi i ragazzi che giocano a calcio per avere un futuro, esattamente per la stessa ragione per cui vanno a scuola. Qui in Italia hanno troppi comfort come ad esempio la certezza di avere la paghetta dalla famiglia. Sono agi che non incentivano i ragazzi a fare sacrifici. In altri Stati questi comfort non ci sono, ma possono averli se riescono ad esempio nel mondo del calcio e quindi nei dilettanti, pure tra dei pari livello, se tu ti alleni 2 o 3 volte a settimana e loro si allenano 5 volte a settimana, quando vengono in Italia, sul campo sono migliori dei nostri e prendono anche meno dei nostri. Quindi la differenza si vede. Cioè in Italia è scesa la volontà di giocare. I ragazzi sono troppo distratti. Io non vedo più i ragazzi giocare per strada. Cosa che un tempo era assai frequente.”