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Coppa Italia, le semifinali di andata: All’Allianz Stadium ancora razzismo e Cuadrado provocatore. Allo Zini i Viola superano la Cremonese sotto una pioggia di fumogeni

(Foto: il gancio di Cuadrado diretto al volto di Handanovic)

La Coppa Italia Frecciarossa della stagione 2022/2023 è giunta agli atti conclusivi. Altri tre confronti e conosceremo la vincente del secondo trofeo italiano. A Torino è andato di scena quello che viene definito il derby di Italia. Alla rete di Cuadrado all’83, ha riposto Lukaku su rigore al 93’. Aldilà di tutto quello che è successo nei secondi finali e dei bestiali insulti razzisti di cui è stato vittima il centravanti belga, stupisce l’atteggiamento strafottente di Juan Cuadrado. L’esterno bianconero ha segnato dapprima la rete del vantaggio e, dopo l’esultanza collettiva con i suoi compagni, legittima, ha voluto per forza fare un inutile balletto per esprimere, non tanto una gioia spontanea, ma, a mio modo di vedere, per sfottere l’avversario. Successivamente, in occasione del fallo da rigore di Bremer, il laterale colombiano ha provato a convincere l’arbitro Massa che il difensore brasiliano avesse colpito prima il pallone con la testa e poi con il braccio. Poi è quello che a seguito degli insulti razzisti ricevuti da Lukaku – dopo la sua solita esultanza mai punita in altre occasioni – anziché dimostrare solidarietà nei confronti del collega, ha protestato verso l’arbitro per farlo ammonire per la seconda volta, cosa poi avvenuta. Poi ha continuato ad inseguire Lukaku e a provocare accendendo così un primo capannello, per poi finire con il trattenere più volte Handanovic fino a dargli un gancio al mento. Tutto questo caos è stato generato da un solo calciatore ed il suo nome risponde a Juan Cuadrado, già famoso per le sue cadute accentuate, motivo per cui è stato designato come degno erede di Pavel Nedved.

A Cremona la partita si è conclusa con il risultato di 2 a 0 in favore degli uomini di mister Vincenzo Italiano, grazie alle reti di Cabral e di Gonzalez. Con questa vittoria la Fiorentina ha sostanzialmente ipotecato la finale. La gara è stata caratterizzata da un reciproco e reiterato lancio di fumogeni in campo dalle due tifoserie. Sembrano scene di tempi lontani. Cosa è successo? Cos’è che ha riportato le tifoserie ad assumere certi comportamenti? Possibile che gli stadi stiano tornando quei luoghi poco sicuri che a lungo hanno caratterizzato la storia del calcio italiano?

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