Se il fair play vale più della vittoria

Il podio con l'abbraccio tra le amiche Traditi e Rossatti

(fonte foto: federscherma.it)

La finale femminile dei Campionati di scherma Italiani Under 23 in corso a Vercelli ha visto trionfare in pedana non solo lo sport, ma l’amicizia. Gaia Traditi, spadista delle Fiamme Oro Roma, conduce per 12-9 a 17 secondi dalla fine sull’avversaria e amica Emilia Rossatti dell’Accademia Bernardi Ferrara; in palio non solo il titolo di campionessa italiana di categoria, ma la possibilità di partecipare ai prossimi europei di maggio a Budapest.

Nell’indietreggiare per contenere la rimonta dell’avversaria, Traditi cade e si fa male alla caviglia. In questi casi il regolamento prevede una sosta di cinque minuti per consentire l’intervento del medico, trascorsi i quali l’atleta deve riprendere la gara o abbandonarla. Alla ripresa Emilia Rossatti decide di rinunciare all’assalto nei confronti dell’amica infortunata, indietreggia e sceglie di attendere lo scadere dei secondi finali, congelando di fatto il risultato, classificandosi seconda. Standing ovation del pubblico e abbraccio tra le due finaliste, che sancisce l’oro ideale per entrambe, sportivo per la Traditi, del fair play per la Rossatti.

La giovane atleta ferrarese è stata premiata nella sua città per il gesto nobile, che rende onore allo sport, con il sindaco a ribadire che “Troppo spesso lo sport di vertice è assimilato al business e all’agonismo sfrenato”. Una frase quest’ultima che ben si adatta a tutti gli sport, in particolare a quello popolare per eccellenza, il calcio. Infatti nell’ultima giornata di campionato, nel post partita di Fiorentina-Atalanta, animi tesi, urla e insulti, con una ricostruzione degli episodi che sembra ben lontana da ciò che viene definito fair play, per non parlare del terzo tempo del rugby. Di certo in contrasto con la presentazione (il giorno successivo) dell’innovativo progetto della Città Metropolitana di Firenze per la correttezza nel gioco e l’educazione a un tifo sano, #fairplayeducaretifando, a Palazzo Medici Ricciardi, giunto alla seconda edizione. L’iniziativa si rivolge alle Società Sportive Dilettantistiche di 6 federazioni sportive che si siano distinte per atteggiamenti di Fair Play.

Partire dal basso, quindi, nella speranza di evitare determinati episodi negli sport di vertice.

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