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Il calcio femminile festeggia un anno di professionismo

(Fonte foto: calcionews24.com)

1° luglio 2022 – 1° luglio 2023: il calcio femminile italiano festeggia un anno di professionismo. Una svolta epocale e molteplici cambiamenti sia per le atlete, sia per i club. Per le giocatrici il passaggio si traduce in contratti professionisti che riconoscano un salario minimo di 26mila euro lordi all’anno (cifra attualmente usata per la Serie C maschile), contributi previdenziali e il fondo di fine carriera, la pensione e le tutele mediche per infortuni e maternità.  Il rovescio della medaglia è un incremento esponenziale dei costi per i club, non compensato da adeguati introiti. Nonostante la crescita continua e costante del settore, permangono i problemi legati alla sostenibilità, agli impianti, alla valorizzazione dei vivai. Un riflesso di tali problematiche è stato riscontrato, da ultimo, nelle difficoltà registrate per l’assegnazione dei diritti tv dei prossimi Mondiali di calcio femminili, acquisiti dalla Rai dopo lunga trattativa con la Fifa per offerte definite “deludenti e al limite del vergognoso” dal Presidente Infantino a fronte di una stima di più di 2 miliardi di spettatori.

La neoeletta Presidente della Divisione femminile FIGC Federica Cappelletti, unica candidata, eletta all’unanimità, moglie del Campione del Mondo ’82 Paolo Rossi, giornalista e Presidente della Fondazione che porta il nome dell’ex calciatore, nel condividere i punti del suo programma ha parlato proprio di sostenibilità, di relazioni istituzionali, di comunicazione. Lo stesso Presidente Gravina ha evidenziato la necessità di stilare rapidamente un piano industriale fatto di cifre, dati e idee per favorire lo sviluppo del sistema, nell’ottica di un percorso che prevede la creazione di una Lega autonoma.

Un anno fa il Presidente FIGC sottolineava la nascita del professionismo nel calcio femminile come “Una conquista di civiltà” e proprio all’insegna di tale conquista viene realizzato a celebrare tale anniversario il cortometraggio “Maledetta primavera”, patrocinato dal CONI e da Mission Onlus. Il corto narra la storia di una bambina che negli anni ’80 vive la sua passione solitaria per il calcio, nonostante non fosse uno “sport da femmine”, una storia di sport e inclusione che vede rinforzarsi il rapporto madre-figlia tramite la passione per questo sport. Un teaser anticipa il corto in uscita in autunno e con il teaser una campagna di crowdfunding di cui è portavoce Mission Onlus. La onlus di cui è presidente Valeria Altobelli, da sempre attenta al tema della parità di genere, utilizzerà la metà dei fondi raccolti come donazione per borse di studio al vivaio femminile della SS Romulea. Con il restante ricavato sarà ultimato “Maledetta Primavera”, primo cine-manifesto che omaggia il passaggio al professionismo del calcio femminile in Italia.

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