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IL CALCIO ITALIANO SVENDUTO

Foto di Wolfgang Inderwies da Pixabay

Ieri sera guardando distrattamente qualche immagine della semifinale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Fiorentina, la cosa più lampante e più evidente che saltava agli occhi è stato il flop immane. Sugli spalti saranno state presenti forse diecimila persone, aliene a quell’evento, una cornice di pubblico misera che restituisce la misura del fallimento dell’operazione, tenendo conto che una manifestazione del genere giocata nella sua sede naturale, in Italia, avrebbe richiamato allo stadio almeno cinquantamila spettatori interessati all’evento.

Quando scrivo “persone aliene” intendo persone che per la maggior parte probabilmente non avevano nessun legame con Firenze e con Napoli, con la storia delle due squadre, nessun legame con i colori, niente di niente che gli facesse battere il cuore per l’una o l’altra compagine, uno spettacolo asettico, senza tifo.

I tifosi dov’erano ieri sera? Non erano allo stadio, molti neanche davanti alla tv, i tifosi si stanno allontanando da questa mercificazione delle loro passioni.

Ma se la squadra di Firenze gioca contro la squadra di Napoli e da decenni sono seguite da club e gruppi ultras che le sostengono facendo dello stadio un teatro unico al mondo, se quartieri e borgate delle due città campeggiano sugli spalti nominati su striscioni che raccontano la storia delle due squadre e delle comunità che le abitano, perché dobbiamo strapparle da tale contesto?

Così muore tutto!!!

Con i soldi degli arabi, chi gestisce il calcio in Italia ora può pagare una rappresentazione senza amore del nostro calcio, una forma di prostituzione, ma sta strappando le radici di quello che è sempre stato un amore senza limiti.

Credo che i tifosi dovrebbero cominciare a riflettere, davvero vogliono questo calcio? Davvero i tifosi del Bologna anziché i tifosi del Toro, oppure i tifosi del Genoa anziché i tifosi romanisti, laziali, fiorentini, cagliaritani, milanisti e di tutte le altre squadre italiane vogliono farsi rubare il gioco senza difenderlo?

Pensare a quando arabi o cinesi canteranno sugli spalti “Torino siamo noi” anziché’ “La Roma siamo noi”!!!

I tifosi hanno difeso il “loro“ calcio per anni sugli spalti con trasferte, cori e presenze in stadi “nemici” , sotto la pioggia e al freddo e ora vogliono cedere davvero a chi paga per sfizio di possedere l’oggetto del loro amore?

Davvero nessuno vuole fare niente per difendere il piacere delle nostre domeniche dai Paperoni del calcio?

Se così fosse allora nessuno avrebbe più motivo di esistere, né club, né gruppi ultrà, nessuno, perché davanti all’evidenza dei fatti e cioè “stanno svendendo il nostro calcio”, nessuno si è fermato a pensare che per una volta la battaglia non deve essere tra campanili ma tra tutti i campanili uniti per difendere le loro passioni che sono le stesse e il piacere di vivere le proprie rivalità in modo autentico.

Se così non succederà tra poco tempo i colori del Milan saranno difesi sugli spalti da “arabi” senza cognizione di che cosa stanno cantando, contro “arabi” vestiti di bianconero che neanche sanno perché Juve e Inter sportivamente si “odiano”.

Un’espropriazione sportiva storica che lascerà solo i tifosi veri fuori dai giochi.

Io da tifoso del Toro non avrei nessun problema a trovarmi sulla stessa sponda del fiume con tifosi della Juve o dell’Atalanta a difendere la possibilità in futuro di poter tifare per il Toro contro di loro nei nostri stadi…perché o ora accettiamo di difendere insieme le nostre passioni oppure ci ritroveremo tutti orfani di un grosso pezzo di “Noi”.

“Paghiamo tutti ma paghiamo meno la nostra voglia di calcio vero”

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